Diga di gomma

Che cos’è la diga di gomma?

Si tratta di un foglio di lattice in gomma naturale (oppure di altro materiale per i soggetti allergici) normalmente di forma quadrata di 15×15 centimetri e dallo spessore che può variare da 0. 15 a 0. 30 mm.  La sua applicazione trova impiego nella maggior parte delle prestazioni di natura conservativa e risulta essere semplice e rapida (bastano pochi minuti). È indicata anche nei bambini che collaborano molto più a lungo e con grande tranquillità.

A cosa serve?

La diga viene utilizzata per isolare dall’ambiente orale uno o più denti in corso di trattamento (es. otturazioni e devitalizzazioni), consentendo non soltanto l’eliminazione della saliva dalla zona operatoria, ma anche una modesta e temporanea retrazione della gengiva. Con il suo impiego, infatti, quasi tutti gli interventi di natura conservativa potranno essere attuati in modo migliore potendo disporre di un campo asciutto non contaminato durante tutte le fasi di lavoro. Migliora la visibilità da parte dell’operatore (dentista).

Quali vantaggi?

Trasmette certamente al paziente un senso di tranquillità e di sicurezza; evita, ad esempio, l’ingestione accidentale di strumenti di piccole dimensioni e consente altresì di effettuare prestazioni odontoiatriche di alto livello. Nessuna introduzione in bocca di specchietti, rulli salivari di cotone, aspirasaliva e quant altro. Libera il paziente dalla necessità di risciacquarsi continuamente. Coloro i quali hanno una spiccata sensibilità al riflesso del vomito ne trovano grande giovamento. I materiali dentali usati, non subiscono l’effetto deleterio dell’umidità e le cavità possono essere disinfettate a dovere. Da notare che nella rimozione delle vecchie otturazioni di amalgama, il mercurio presente, può essere in qualche modo assorbito dall’organismo del paziente. Con la protezione della diga questo non può accadere. La diga isola completamente le gengive da possibili insulti di materiali irritanti come quelli usati per lo sbiancamento dentale e da altri composti chimici tossici.

Share: